24 marzo 2011

On giovedì, marzo 24, 2011 by Direzione scuola     No comments
E' in arrivo il seminario week end condotto da ALESSANDRO CONTE che si terrà nei giorni 16 e 17 APRILE.

Per iscriversi è sufficiente mandare un e-mail al nostro indirizzo info@teatripossibililegnano.org
ENTRO MARTEDì 5 APRILE.

Qui di seguito le informazioni inerenti al seminario:

DAL GESTO ALLA NARRAZIONE
docente: Alessandro Conte
data: 16 e 17 aprile 2011
orario: sabato dalle ore 13.00 alle 19.00
domenica dalle ore 10.00 alle 19.00 (con 1 ora di pausa)
costo: euro 120,00 + euro 10,00 (quota associativa)
sede seminario: Museo Pagani - via Gerenzano, 70 - Castellanza (VA)
livello: consigliato a tutti
iscrizioni: aperte fino ad esaurimento posti


DAL GESTO ALLA NARRAZIONE

Pensiero e azione come gesto, come principio unico e assoluto del fare Teatro.
Teatro come ricerca di una possibile altra dimensione, come spazio della memoria, tempo dell’immaginazione. Espressione di sé tra il linguaggio del corpo e quello della parola.
L’improvvisazione - ciò che concerne la parte più istintiva e assolutamente personale della comunicazione - accostata ai temi centrali su cui verterà l’intero percorso (viaggio, amore, diversità), sarà un elemento fondamentale per il lavoro.
Dal gesto al testo.
I partecipanti sono tenuti a preparare, cioè a scegliere e memorizzare, tre brevi monologhi relativi ad ognuna delle tre tematiche sopra citate; questi andranno preventivamente comunicati al docente (almeno 10 giorni prima dell’inizio del seminario).
I testi dovranno essere di carattere narrativo e di una durata non superiore ai 3/4 minuti ciascuno.
L’attenzione sarà necessariamente rivolta anche all’analisi e all’adattamento dell’impianto letterario; quindi si svilupperanno diverse modalità di confronto con la parola scritta e le sue diverse possibili interpretazioni.
L’ascolto, la concentrazione, la memoria sono fondamentali per ottenere un efficace risultato in relazione alla presenza scenica. Queste doti andranno ricercate, coltivate ed esercitate.
Dall’interpretazione alla narrazione.
Scopo del seminario è incentivare l’espressione artistica e quindi il confronto personale di ognuno; ricercare una possibile verità, concedersi la forma dell’essere “altro da sé”.
Destinazione: il desiderio di esserci, di raccontare, appunto. Come un ritorno al mito.
Mito che, per gli antichi greci, altro non era che il racconto stesso, la propria voglia di fantasticare, di concretizzare il sogno.
Queste le ragioni, oltre a quella didattica, che mi spingono a proporre il seminario.
Ma anche l’opportunità di creare, insieme agli attori, lo spunto per una vera e propria drammaturgia è uno stimolo per raccontare un’altra storia; o più storie che possano eventualmente, in futuro, essere il riferimento per una nuova messa in scena.
La partecipazione e il coinvolgimento da parte di tutti sarà condizione necessaria per la buona riuscita della sperimentazione.


ALESSANDRO CONTE

Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, accompagnando agli studi teatrali quelli universitari della facoltà di Filosofia.

Dal 1994 inizia il suo percorso artistico come interprete in diversi  spettacoli, fra i quali si segnalano: Risveglio di primavera di F. Wedekind e I ritorni dalle tragedie di Euripide (l’uno e l’altro lavoro per la regia di Guido de Monticelli); Dottor Jekyll e Mr. Hyde di R.L. Stevenson (diretto da Giulio Campari), Gli indifferenti di A. Moravia (diretto da Claudio Beccari), Romeo e Giulietta e Antonio e Cleopatra di W. Shakespeare (regia di Lamberto Puggelli).

Per la compagnia “La Danza Immobile”, della quale è uno dei fondatori e produttori, realizza e interpreta I demoni e Delitto e castigo di F. Dostoevskij, La cosmetica del nemico di A. Nothomb e Riccardo III di W. Shakespeare per la regia di Corrado Accordino.

Partecipa a diversi Laboratori tenuti da registi italiani e stranieri tra i quali Marco Baliani, Peter Clough, Semsudin Gegic, Sergio Maifredi, Marco Merlini, Marise Flach, Renzo Musumeci Greco e Lamberto Puggelli.

Alla sua attività di interprete affianca uno specifico interesse per l’educazione dei giovani al teatro, mettendo in scena - all’interno delle scuole – Il teatro italiano dal 1200 al 1500, Sogno di una notte di mezza estate e La tempesta di W. Shakespeare, Don Chisciotte di M. Cervantes, Peter Pan di J. M. Barrie, opere delle quali ha curato gli adattamenti e la direzione registica e scenografica.

Partendo da uno studio della poetica di Dino Campana ne “I canti orfici”, si è accostato alla lettura di poeti del ventesimo secolo, elaborando sotto forma di spettacolo tre diverse antologie dal titolo Spleen rivelazioni e chimere, Il viaggio…e tutto l’altro è sogno, Babilonia ingegnosa Ultima corsa.
 
Nel 2000 ha iniziato il suo personale lavoro di ricerca sull’opera di Victor Hugo, focalizzando la propria attenzione su “Notre-Dame de Paris”, “I miserabili” e, in particolare, L’ultimo giorno di un condannato a morte, adattamento teatrale che lo vede impegnato come drammaturgo, regista e unico interprete.

Dal 2001 collabora con il “Centro Studi Assenza” di Milano per la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi artistici e teatrali in particolare. In questo ambito ha partecipato alla realizzazione scenica di “Astratta Commedia” di Paolo Ferrari.

Interpreta in Vivere, programmazione della emittente televisiva Mediaset, un personaggio che riscuote un bel successo tra il pubblico. Partecipa a Il Bivio condotto da Enrico Ruggeri, alla serie televisiva Distretto di Polizia e svolge attività di doppiaggio e di speakering per la radio, il cinema e la televisione.

Da ultimo è impegnato in “Le figlie del sellaio”, una personale rivisitazione di una raccolta di racconti scritti dal padre sul finire degli anni settanta e che trovarono riconoscimento al Premio nazionale di narrativa di Piacenza nel 1982. Qui è unico narratore di “storie di uomini di una piccola comune”.



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