11 febbraio 2014

On martedì, febbraio 11, 2014 by Direzione scuola in     No comments

giorno: sabato e domenica
orario: 10.00-19.00
durata: 12 e 13 aprile 2014
costo: 110 euro + 20 euro (iscrizione all'associazione) + biglietto per lo spettacolo "Anton"
sconto del 20% per gli allievi 2013/14
insegnante: Luca Spadaro
requisiti: aperto a tutti


PRESENTAZIONE

Io credo che le commedie di Cechov siano profondamente passionali. Io credo che i personaggi di queste commedie sino dilaniati dai loro desideri.
Ma come accade a molti di noi nella vita reale, queste passioni e questi desideri vengono trattenuti e nascosti per pudore, per convenienza, per paura o perché le passioni e i desideri non agiscono mai da soli ma insieme ad altre forze (e due forze uguali e contrarie si annullano).

Luca Spadaro

L’obiettivo di questo seminario è andare a scovare queste passioni nel loro svolgersi, ricostruirle minuziosamente nel corpo dell’attore e poi nasconderle sotto agli abiti del personaggio.


PROGRAMMA DI LAVORO

1. Analisi del testo.
Lettura delle scene, ricerca delle linee d’azione e delle linee di pensiero dei personaggi, ipotesi riguardo ai pensieri non detti e alle azioni trattenute dai personaggi.
Prime ipotesi di lavoro nello spazio.

2. Contact improvisation-prima parte
Lavoro di riscaldamento a partire da esercizi di contact improvisation. Oltre a preparare il corpo dell’attore al lavoro su scena ci metterà nell’ottica del lavoro “in grande” (cercare un’ampiezza, un’energia, delle linee grandi da poi ridurre nell’esecuzione della scena)

3. Esercizi propedeutici alla scena
Lavoro sui motori del movimento, sulle linee d’azione, sulla prossemica in scena, sul ritmo dell’attore in scena (usando una terminologia “tardo stanislavskiana” ritmo interno e ritmo esterno).
Improvvisazioni, dinamiche di ascolto e reazione tra compagni di scena.

4. Lavoro sulle scene-prima parte
Prime improvvisazione su scena, fissaggio di sequenze. Esplorazione dei punti in cui i personaggi non fanno o non dicono (trattengono) quello che vorrebbero fare o dire.

5. Contact improvisation-seconda parte
Creazione di sequenze “danzate” che raccontino le pulsioni segrete dei personaggi.

6.Lavoro sulle scene-seconda parte
Rimpicciolire le scene danzate, mantenendone la forza fino a ricondurle nell’alveo della recitazione realistica. L’attore, quasi immobile, trattiene un impulso preciso. Legare in un tutto armonico le due forme di lavoro.


SCENE

Si lavorerà su alcune scene tratte da “Il gabbiano”, “Tre sorelle” e “Il giardino dei ciliegi”

1.Masa e Medvedenko (Il Gabbiano, prima scena dell’atto primo)
2.Trepliòv e Nina (Il Gabbiano, scena del dietro le quinte, atto primo)
3.Polina e Dorn (Il Gabbiano, atto primo)
4. Dorn e Trepliov (Il Gabbiano, dopo lo spettacolo, atto primo)
5.Masa e Dorn (Il Gabbiano, dopo lo spettacolo, atto primo)
6.Trepliòv e Arkadina (Il gabbiano, la fasciatura, atto terzo)
7. Polina e Masa (Il gabbiano, preparando il letto, atto quarto)
8. Natasa e Olga (Tre sorelle, la notte dell’incendio, atto terzo)
9. Ania e Varia (Il giardino dei ciliegi, atto primo)
10.Lopachin e Varia (Il giardino dei ciliegi, la partenza, atto quarto)

Tra queste scene verranno scelte quelle su cui lavorare di volta in volta, tenendo conto delle peculiarità del gruppo e dei singoli allievi.


LUCA SPADARO – regista e drammaturgo

Studia recitazione con Coco Leonardi (Milano, teatro Metamorphosis), Teatro la Maschera (Lugano), Teatro delle Radici. Durante la sua formazione lavora come datore luci, attrezzista per diverse produzioni ticinesi.
Dal 1992 ad oggi ha messo in scena 23 spettacoli come regista della compagnia Teatro d’Emergenza e ha scritto diversi testi teatrali. Inoltre è stato l’autore della riduzione teatrale del romanzo “Trainspotting” messa in scena da Teatri Possibili a Milano nel 2004, acting coach nello spettacolo “Bar Blues” di Federica Bognetti (Milano, Lugano 2011) e consulente in diverse altre produzioni.
Ha insegnato per diversi anni recitazione presso le scuole del Circuito Teatri Possibili.
Attualmente insegna recitazione presso il MAT di Lugano e La scuola delle Arti di Monza.

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